Ricambiare l’aria negli ambienti chiusi è importantissimo.
Se non lo facciamo, l’umidità che produciamo (cucinando, lavandoci o semplicemente respirando) si accumula e facilita la comparsa della muffa sulle pareti.
Anche la concentrazione di sostanze inquinanti tende ad aumentare, per esempio il monossido di carbonio generato dalla combustione incompleta di fornelli a gas o la formaldeide rilasciata da alcuni materiali edili. Quindi, in mancanza di un impianto di ventilazione meccanica, si consiglia di aprire le finestre circa due ore al giorno (negli ambienti residenziali occupati da persone).
Il tempo esatto in cui la finestra deve restare aperta dipende da molteplici fattori:
– il tipo di apertura: a battente o a ribalta;
– la stagione: in inverno infatti la differenza di temperatura velocizza il riciclo;
– la presenza di vento che favorisce il ricambio;
– corrente d’aria nella stanza, che accelera il riciclo.
Un suggerimento che sentiamo di darvi è di spalancare le ante e creare correnti d’aria per pochi minuti, questo è il modo più veloce per areare.
Lo si consiglia soprattutto in inverno in modo tale che le pareti non facciano a tempo a raffreddarsi (la bassa temperatura delle pareti aumenta il rischio muffa).